Gupica sviluppa il concept della scenografia coerentemente con il tema dell’esposizione “Il Futuro del Passato” (opere di Michele Alassio, Davide Bramante, Maurizio Galimberti, Ronald Martinez) innescando un dialogo e un gioco di contaminazioni reciproche con le opere che ne fanno parte. Come gli artisti esposti, anche il set richiama il passato per poi ripensarlo in chiave contemporanea. Gupica si serve della tecnica pittorica del trompe l’oeil per creare illusioni ottiche di cornici e boiseries depurandone l’effetto puramente decorativo.
Lo spazio viene diviso cromaticamente tra esterno ed interno per definire i volumi e caratterizzare per l’osservatore l’accesso allo stand come l’entrata in una casa. Al suo interno, lo spazio è organizzato in quinte al fine di dare ordine alle sezioni dedicate ai diversi artisti.